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Enel: un'altro incidente mortale nella centrale di Civitavecchia


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05.04.2010. Purtroppo un altro incidente mortale sul lavoro: sabato 3 aprile, all'interno del cantiere ENEL della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia), un giovane operaio di 33 anni, di una ditta appaltatrice, ha perso la vita e altri tre suoi colleghi sono rimasti seriamente feriti. Con il giovane Sergio salgono a 3 le vittime sul lavoro da quando la centrale è stata riconvertita a carbone.

In attesa che le autorità competenti chiariscano al più presto le dinamiche di quanto accaduto e le responsabilità del caso, mi auguro che l'Enel e le imprese appaltatrici si adoperino per garantire un maggior impegno sulla sicurezza, riscontrabile immediatamente nei fatti e non solo a parole.

Da cittadino esprimo le più vive condoglianze alla famiglia del lavoratore deceduto.

7 commenti:

  1. Non è piu possibile parlare di sicurezza sempre o solo dopo una tragedia ma direi anche che non è piu possibile solo parlare. Occorre voltare pagina. Occorre che le istituzioni siano presenti sul territorio ed attivino VERAMENTE i controlli per evitare di piangere altre morti sul lavoro.
    Basta morire per lavorare. BASTA MORIRE PER 1.200 EURO AL MESE.

    Alessamdro S.

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  2. Mi auguro che una volta calato il sipario non si torni di nuovo alla "normalità" ma s'intervenga seriamente.
    Di lavoro non si deve morire!

    Antonio Cacace

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  3. Purtroppo la non sicurezza nei cantieri e i non controlli sono in Italia uno stato di fatto e una realtà consolidata.
    Condivito il tuo pensiero Antonio ma bisogna fare qualcosa di concreto e subito.

    Francesco Bonomi

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  4. Sono pienamente d'accordo con te.

    Antonio Cacace

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  5. Esistono delle norme che impongono ai dator di lavoro di metere in sicurezza i loro operai? Le Istituzioni devono intervenire attraverso controlli a tappeto nelle aziende.
    Dobbiamo fargli capire che non si possono piu chiudere piu gli occhi su queste tragedie!


    Andrea
    un cittadino anch'io

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  6. hai ragione Antonio non si può rischiare la vita ogni giorno per 1.000 euro al mese

    Marco1976

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