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Civitavecchia: Alvaro Balloni è dentro o fuori dal PSI ?

Il quesito sull'”ingombrante” segretario lo pone Pascale che “attende risposte dal diretto interessato”.

CIVITAVECCHIA – I due sin dall’inizio non si sono digeriti molto e le “scaramucce” sono iniziate appena l’ex moscheriniano, dall’alto del suo consenso personale, ha messo piede nel partito. Balloni e Pascale rappresentano oggi due anime distinte e contrapposte tra i socialisti: il primo, “mister preferenze”, che potrebbe essere definito un “socialista per caso”, è un politico strutturato dalle idee ben definite ma molto “civico” e poco incline alle regole partitiche. Il secondo, invece, è un socialista convinto e della “prima ora”, che incarna la figura dell’intellettuale con le preferenze cosiddette “contate” e che punta, probabilmente da tempo, alla leadership della segreteria locale del PSI, ruolo che senza l’ingombrante Balloni diventerebbe sicuramente più alla portata. A breve, comunque e per buona pace dei due, le loro strade potrebbero dividersi; il condizionale è quantomai d’obbligo nella circostanza perchè con il “civico nostrano” nulla è mai troppo scontato.
«Qualche tempo fa – dichiara in proposito Mario Michele Pascale – una componente del PSI di Civitavecchia ha tenuto una riunione pubblica, alla presenza della stampa cittadina, con all’ordine del giorno l’uscita dal partito. Dopo tante pantomime, nella stessa sede questi signori hanno deciso di aspettare 30 giorni per avere “risposte” dal partito. I 30 giorni sono passati, abbondantemente».
Pascale, consigliere nazionale ed esponente locale del Partito Socialista Italiano, entra nel merito della questione per chiedere ad Alvaro Balloni, segretario della sezione di Civitavecchia, di sciogliere quanto prima le riserve sul suo futuro nel partito.
«La componente, facente capo ad Alvaro Balloni, tace. Mi rendo conto che, con il tempo inclemente, assai piovoso e freddo degli ultimi giorni, uscire magari anche senza ombrello avrebbe portato a conseguenze disastrose, vista anche l’età avanzata di molti dei peroranti l’uscita. Ma oggi c’è un bellissimo sole, la primavera avanza e non bisogna aver timore di buscarsi un’influenza. Credo che quando un segretario di sezione, che rappresenta il partito sul territorio, convoca un’assemblea per uscire dal partito che egli stesso rappresenta, – attacca Pascale – c’è poco da discutere. Si pone, automaticamente, fuori dal corpo politico del PSI.
Che si subordini l’uscita a “risposte” lascia interdetti. Stare in un partito non è come entrare in un negozio, dove se non si viene serviti si va via. La militanza è tale perché si abbraccia una visione del mondo ed un sistema di valori. Non perché si deve avere qualcosa in cambio. Il tempo volge al bello e non c’è bisogno né di ombrelli né di impermeabili. Inoltre, la giovinezza non è solo un fattore anagrafico: si può essere giovani dentro. Io credo che Alvaro Balloni abbia una interiorità da giovanotto e sia sempre pronto per nuove sfide, – chiosa il consigliere nazionale del PSI – il mondo gli appartiene, un mondo pieno di nuove e strabilianti opportunità. Fuori dal PSI però».
Antonio Cacace

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