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"Vox Populi", la rubrica di Marcello De Angelis su "La Voce del Popolo"

La prestigiosa firma del giornalismo italiano approda sul nostro quotidiano. «Credo molto nel giornalismo di servizio, – dichiara – per questo ho accettato questa collaborazione animata dall’amicizia, dalla passione per la scrittura e dalla voglia di mettere in risalto fatti quotidiani di richiamo in una chiave di lettura chiara e comprensibile». 


di Antonio Cacace

CIVITAVECCHIA – Dal «Secolo D’Italia» a «La Voce del Popolo». Marcello De Angelis, giornalista di fama nazionale e già direttore del quotidiano di via della Scrofa, da domani si occuperà di una rubrica che porterà la sua prestigiosa firma sul nostro giornale, una finestra sempre aperta sulla politica nazionale e sui principali avvenimenti del nostro Paese.

De Angelis, nella sua lunga carriera giornalistica, è stato fondatore e direttore di diverse riviste di approfondimento culturale e politico;  collaboratore de “L’Italia settimanale” di Marcello Veneziani, direttore della rivista “Area” (1996-2004) e del quotidiano nazionale “Il Secolo d’Italia” (2011-2014). Ha ricoperto la carica di senatore per Alleanza Nazionale (2006-2008) ed è stato eletto deputato per il Popolo della Libertà (2008-2013).

I motivi che hanno dato vita alla collaborazione con la nostra testata, della quale ci fregiamo con onore, li spiegherà lui stesso a noi non resta che ringraziare Marcello De Angelis per la sua disponibilità e per questa importante attestazione di stima, certi del prestigio che la sua firma porterà a questo nascente progetto editoriale. Lo ringraziamo soprattutto per l’inaspettato regalo ricevuto con la sua speciale collaborazione “senza fini di lucro”, che teniamo a sottolineare visto che non è certo cosa di tutti i giorni.

«Ringrazio il direttore Elisabetta Nibbio e ovviamente il caro amico Antonio Cacace per l’invito a intervenire su La Voce del Popolo. Non credo che ci siano “firme” o “testate” prestigiose, ma persone che sanno fare informazione e lo fanno con correttezza e dedizione e altri che hanno avuto l’invidiabile capacità di trarre un buon profitto da un’attività peraltro soddisfacente e piacevole come lo scrivere le proprie opinioni. La qualità di un articolo o di una firma non si misurano da quanto si viene pagati.
Inoltre, la rete ha sconvolto il mondo dell’informazione come lo conoscevamo. Da un lato chiunque può scrivere, senza freni e senza limite, facendo circolare anche e spesso notizie assolutamente prive di fondamento. Dall’altra, la necessità di pubblicare a ritmo serrato ha abituato la maggior parte dei giornalisti di professione a documentarsi proprio sul web, con difficoltà evidenti nel verificare le fonti e l’origine delle informazioni.
Quindi, iniziative editoriali così vicine al territorio, che parlano di fatti realmentedocumentabili e vicini alla vita di tutti (e non solo di personaggi dello “spettacolo”, mediatico o politico che sia…) sono da ritenersi assolutamente importanti e meritevoli.
Almeno, ad iniziative di questo tipo si sa “chi c’è dietro…”. La grande stampa, quella che si autodefinisce indipendente, è di proprietà di gruppi che hanno enormi interessi in economia e politica, quindi i giornalisti che ci scrivono sono tutto meno che indipendenti.
Per fortuna gli amici Nibbio e Cacace hanno “promesso” che non mi pagheranno mai, nemmeno un centesimo. Quindi so che potrò scrivere liberamente, pur sempre nel rispetto della legge e della dignità delle persone.
Accetto con gratitudine l’opportunità.

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