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Marò: Salvatore Girone è rientrato finalmente in Italia

Ad accoglierlo i familiari e la Ministra della Difesa. Il Marò è apparso visibilmente soddisfatto: scendendo dalla scaletta dell’aereo ha sorriso e fatto il saluto militare.
Marò: Salvatore Girone è in Italia
ROMA – Alle 17.52, all’aeroporto romano di Ciampino, il Falcon 900 dell’Aeronautica militare ha restituito al nostro Paese il fuciliere della Marina Militare Italiana Salvatore Girone, di rientro dall’India dopo 4 lunghi anni di ingiusta detenzione da parte delle autorità indiane.
Il Marò, nel suo lungo viaggio di rientro è stato accompagnato dall’ambasciatore italiano a Nuova Delhi Lorenzo Angeloni e dal consigliere militare di Palazzo Chigi, generale Carmine Masiello ed accolto in aeroporto dal padre Michele, dalla moglie Giovanna, dai loro due figli Michele e Martina, dai ministri degli Esteri Gentiloni e della Difesa Pinotti e da un lungo applauso delle persone che lo attendevano sulla pista. Salvatore Girone è apparso visibilmente soddisfatto: scendendo dalla scaletta dell’aereo ha sorriso e fatto il saluto militare  ed appena ha toccato il suolo italiano, ha salutato i presenti con le mani incrociate in segno di vittoria. In serata ha fatto ritorno nella sua casa a Torre a Mare in provincia di Bari.
Il 29 aprile scorso, a seguito della decisione Corte arbitrale di concedere il rientro di Girone, la Corte suprema indiana ha concesso un Exit Visa (permesso di espatrio) al militare che gli ha consentito di lasciare il paese e tornare in Italia dove potrà attendere l’esito dell’arbitrato dell’Aja sulla giurisdizione che deve giudicarlo per il fatto di sangue che sarebbe avvenuto oltre 4 anni fa.
Il fuciliere di Marina Girone, insieme al commilitone Massimiliano Latorre (tornato in Italia nel 2014 per un permesso per motivi di salute), è accusato (senza prove) di aver ucciso, nel febbraio 2012, due pescatori indiani mentre partecipavano ad una missione anti-pirateria a bordo della petroliera Enrica Lexie, in acque internazionali, al largo delle coste indiane del Kerala. Una volta che il mercantile italiano, su ordine delle autorità indiane, è attraccato nel Kerala, i due militari sono stati arrestati e accusati dell’uccisione dei due cittadini indiani. Ne è scaturita una complessa “guerra” giuridica tra Italia e India su quale sia la giurisdizione (se italiana o indiana) da applicare al caso.
Il procedimento potrebbe arrivare alla sua conclusione tra circa 2 anni ma adesso Girone potrà aspettarne l’esito insieme alla sua famiglia. E per il momento giustizia è stata fatta, se così possiamo dire.

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