Nel Giorno del Ricordo niente pietà e rispetto per i morti nelle foibe. Solo odio e rancore.
A Macerata, ad esempio, invece di esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia della povera Pamela, ammazzata, violata, fatta a pezzi e gettata in un fosso da dei nigeriani che non dovevano essere in Italia perché clandestini (e neanche in libertà perché delinquenti e spacciatori), hanno usato questa ricorrenza per scendere in piazza e manifestare contro il ventottenne con problemi psichici che ha sparato contro alcuni immigrati. Un misto di assurdità e spregiudicata strumentalizzazione politico elettorale condito da slogan come «Ma che belle son le foibe da Trieste in giù» o «fascisti venite senza fretta c'è una foiba che vi aspetta».
A Modena, invece, è apparso un vergognoso striscione che inneggiava proprio a quel Maresciallo Tito della Jugoslavia comunista che ha infoibato migliaia di italiani e causato oltre 350.000 esuli. «Maresciallo siamo con te. Meno male che Tito c’è». Questo è il vergognoso testo, firmato con la falce e il martello, comparso questa mattina, nella giornata del ricordo delle vittime delle foibe. Un attacco violento e al limite dell’apologia di reato passato, anche questo, sotto il silenzio generale di tutti e di chi è sempre pronto a denunciare i violenti e le violenze altrui.
A Bologna l’Anpi, la Cgil e i partiti di sinistra (e pseudo tali come il PD) hanno sfilato contro il razzismo ed il “rischioso” ritorno del fascismo. Questi sono solo alcuni esempi di quello che è accaduto oggi in molte città italiane. Pensate solo cosa si potrebbe scatenare in Italia se nel giorno dedicato alla Shoah, partiti, associazioni, sigle sindacali e parlamentari promuovessero manifestazioni negazioniste e oltraggiose come quelle viste oggi contro i martiri delle foibe. Il Giorno del Ricordo è stato trasformato miseramente in una passerella elettorale da quella sinistra che utilizza le piazze per avvelenare gli animi e costruire i consensi. Ma gli elettori il 4 marzo sapranno come comportarsi con chi si è reso complice di questa infamia nazionale e con chi ha ritenuto di non dover prendere le distanze dai violenti e dai fomentatori di paure e odi. Gli italiani, quando gli viene data la possibilità, sanno sempre come comportarsi.
proprio per questo agli italiani gli vengono date poche possibilità per esprimersi...
RispondiEliminae infatti, caro Antonio, così è stato. Gli italiani il 4 marzo hanno utilizzato il loro voto per spazzare via questi miserabili
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