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Governo Lega-M5S, sui Social monta la protesta contro il Quirinale. Virale l'hashtag #VogliamoSavona

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Lo scontro istituzionale tra il Quirinale e la maggioranza Lega-M5S sulla nomina di Paolo Savona al ministero dell'Economia sta alimentando una contrapposizione anche tra il popolo e il Palazzo che, proprio in queste ore, sta montando sul web.

Il “veto” del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul nome di Savona, l’ingerenza della Germania sui fatti di casa nostra e le pressioni dell’Unione Europea sul governo che tenta di nascere hanno suscitato la reazione, inusuale, dei due leader del cosiddetto governo gialloverde, Di Maio e Salvini, che hanno voluto esprimere tutto il loro disappunto e nervosismo sui social network. 
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La miccia che ha fatto scoppiare la rivolta virtuale l’ha accesa ieri Matteo Salvini su facebook con il post «sono davvero arrabbiato.» riferendosi ai dubbi del Capo dello Stato sull’81enne economista e Luigi Di Maio, con il suo “like”, ha gettato la benzina che ha alimentato in poche ore la protesta sui due social principali, facebook e twitter. L'hashtag #VogliamoSavona ha fatto il resto scalando la classifica di twitter e diventando uno dei più popolari a livello nazionale. Per moltissimi utenti è inaccettabile che in Italia non ci sia la libertà di far nascere un Governo che non piace a Bruxelles. «Come può Mattarella avere dubbi sul prof. Paolo Savona dopo aver nominato ministri della Repubblica Italiana persone del calibro della Fedeli, Boschi, Alfano, Madia, Lotti, Lorenzin e Pinotti?» scrive un romano su facebook. E ancora «Ha ragione Salvini a dire che non prendiamo ordini dai tedeschi e che il Governo e i ministri ce li scegliamo noi» e poi «è inaccettabile che l'Italia voglia ancora piegarsi alle logiche degli euroburocrati». Insomma la rabbia dei due leader del “promesso cambiamento” è stata condivisa sui social da moltissime persone che hanno commentato il post con oltre 30 mila messaggi, segno che gli ostacoli che si stanno mettendo alla nascita del cosiddetto "governo del cambiamento" non piacciono agli italiani, o perlomeno a quegli italiani che animano i social e la rete. E non mi sembra cosa da poco.

@AntonioCacace



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