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Poliziotti, Vigili e Capitreno picchiati ogni giorno da stranieri, delinquenti e sbandati. Che si fa?

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 La sicurezza in Italia sta diventando un problema serio, da affrontare seriamente senza demagogia e falsi buonismi. Ne sanno qualcosa gli uomini e le donne delle forze dell’ordine e dello Stato che, ogni giorno, rischiano la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini.

 Ne sanno qualcosa, ad esempio, anche i capitreno perché ormai a cadenza quasi regolare vengono picchiati ed aggrediti sui treni durante lo svolgimento del loro lavoro. E  spesso ad opera di immigrati irregolari, rom ed extracomunitari, in barba anche a quei politici che continuano a ripetere che l'Italia ha bisogno di ancora più migranti. 

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 Proprio pochi giorni fa, a bordo di un treno regionale partito da Milano, una giovane capotreno è stata picchiata e mandata all’ospedale da una rom che non aveva il biglietto. Sempre nei giorni scorsi un altro capotreno, sulla linea Milano-Lecco, è stato aggredito da alcuni nigeriani mentre chiedeva loro i biglietti e un poliziotto fuori servizio, intervenuto per supportare il controllore e calmare i nigeriani, è stato immobilizzato da questi ultimi e picchiato a sangue. A Messina, un ragazzo di 28 anni si è spogliato davanti una passeggera e gli ha mostrato i genitali mentre un romeno di 35 anni, sulla tratta Cervignano-Udine, ha tentato di baciare con la forza una ragazza. Sono solo alcuni di una lunga serie di episodi che ci raccontano come sia diventato pericoloso viaggiare in treno e come questo mezzo di trasporto, da sempre considerato sicuro (specialmente nelle ore di punta), oggi sia diventato un luogo di molestie, aggressioni e furti dove “alcune persone” si sentono libere di fare quello che vogliono, picchiare, spaccare tutto, viaggiare gratis e dove passeggeri e controllori sono in balia di immigrati stranieri, sbandati e delinquenti. 
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 Secondo alcuni una soluzione sarebbe schierare l’Esercito nei convogli, secondo altri il problema dovrebbe essere risolto all’origine con delle leggi serie che impediscano l’impunità e che diano strumenti certi alle forze dell’ordine e ai giudici. Forse hanno ragione entrambi o forse no ma una giustizia che rilascia i delinquenti il giorno dopo, vanificando l’azione della Polizia, rischia di far diventare un paese libero e democratico come l’Italia un Far West. In un'epoca dove la percezione della sicurezza è meno netta rispetto al passato, lo Stato deve saper dare delle risposte e se non è in grado di garantire ai cittadini onesti il diritto alla sicurezza, dovrà almeno poter concedere loro il diritto di difendersi autonomamente e difendere la propria incolumità e quella dei propri familiari. E in quest'ultimo caso sì che "i nostri problemi diventerebbero guai!", come canta Gianluca Grignani. 

@AntonioCacace

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