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La dittatura delle minoranze: via il crocifisso dai Tg nazionali

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La giornalista del Tg1 Marina Nalesso è stata nuovamente oggetto di forte critiche sui social per aver indossato il crocifisso durante la conduzione del telegiornale di Rai Uno. Questo il tweet contro la giornalista che ha scatenato i social tra pro e contro: “L’ostentazione dell’occupazione della #Rai da parte di una fazione politica. Un affronto alla #laicità dello #Stato. Una grave mancanza di rispetto nei confronti de #cittadini. Se questi son cattolici autentici o carrieristi? #tg1 #Rai1 #Rai #ServizioPubblico #MarinaNalesso”.

Il mezzobusto del Tg1 aveva già subito le stesse critiche 2 anni fa per essere apparsa in trasmissione con una catena al collo raffigurante l'immagine di Gesù. Quindi di cosa stiamo parlando? Di un’intransigenza figlia di un radicalismo laico o di una sciocca polemica politica sul servizio pubblico televisivo, fatta da una minoranza in affanno che finge di non sapere che l’influenza della politica in Rai c’è sempre stata? Trovo in ogni caso allucinante che una brava giornalista possa essere criticata, in Italia, perché indossa pubblicamente un crocifisso. Un’ingerenza pericolosa che potrebbe minare i principi cardini della democrazia, come la libertà di espressione e di culto, oltreché indebolire la democrazia stessa. Questa mentalità - il politicamente corretto - rischia di portare il popolo italiano oltre, in un punto di non ritorno, perché tende a favorire la minoranza “più intollerante” a discapito di una maggioranza diventata troppo flessibile, che finisce per sottomettersi alle volontà di pochi facinorosi. La dittatura delle piccole minoranze appunto.

Il tema è molto serio e sconfina oltre il caso specifico; pensiamo solo ai crocifissi nelle scuole, al cibo nelle mense, al presepe natalizio, all’insegnamento della religione nelle classi, alla teoria Gender, ai Genitore 1 e Genitore 2 e a tutto ciò che appartiene alla nostra civiltà, alla cultura e alle nostre tradizioni. Con questa logica tafazziana alcuni intolleranti potrebbero controllare e anche distruggere la democrazia, per questo dobbiamo essere intolleranti con loro. Perché stiamo parlando di censori, altro che libertà!

@AntonioCacace

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