Nave Diciotti, il Comandane: «Nessuna epidemia a bordo, la situazione è sotto controllo».
Il comandante della nave Diciotti Massimo Kothmeir, intervistato da La Verità, smentisce l'emergenza sanitaria fatta trapelare in queste ore. Le condizioni dei 150 migranti che si trovano a bordo, ha detto, «sono più che soddisfacenti». L'ufficiale della Guardia Costiera non conferma i diversi racconti fatti in questi giorni dalla stampa nazionale sui casi di epidemie che metterebbero a rischio la vita degli africani e racconta un'altra verità: «Da un punto di vista della tutela sanitaria - ha spiegato il comandante - è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione».
Quanto ai migranti minorenni che erano a bordo, Kothmeir ha affermato: «Fortunatamente non c’erano bambini, come invece ho visto scritto sulle testate. I bambini che c’erano sono stati evacuati un quarto d’ora dopo averli imbarcati su questa nave nelle acque di Lampedusa e portati a terra».
«Peraltro in quel caso - ha aggiunto - erano tutti e tre minori accompagnati dai genitori. I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e 2 ragazze, sono stati immediatamente presi in carico dall’organizzazione di assistenza a terra».
L’ufficiale ha anche smentito le affermazioni di un’operatrice dell’Ong Terres des hommes, la quale aveva raccontato che i ragazzini scesi dalla nave erano «27 scheletrini»: «La maggior parte della popolazione ospite è di origini eritree, - ha detto Kothmeir - quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma da quando sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno».
Intanto i due vice ministri, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno confermato la linea dura con l'Europa in tema migranti negando lo sbarco alle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti che, per protesta contro questa situazione, hanno indetto uno sciopero della fame. Il Ministro dell’interno tuttavia non arretra di un centimetro e da Pinzolo, in Trentino, dove si trova per la festa della Lega, ribadisce la sua posizione e quella del Viminale, «È finita un'epoca» dice «Noi la nostra parte l'abbiamo fatta con i giovani, gli europei dimostrino il loro grande cuore facendo arrivare un bell'aereo dalle loro capitali». E sempre all'Europa dice: «Basta con le tante parole e i pochi risultati. L'Unione europea si era impegnata a prendere 35mila immigrati: si sono fermati a 12mila. Se la serietà è questa, non ci si può stupire che noi abbiamo deciso la linea ferma. Con le Ong ci siamo riusciti, ora dobbiamo costringere l'Ue a farsi carico di ciò che le spetta».
Intanto i due vice ministri, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno confermato la linea dura con l'Europa in tema migranti negando lo sbarco alle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti che, per protesta contro questa situazione, hanno indetto uno sciopero della fame. Il Ministro dell’interno tuttavia non arretra di un centimetro e da Pinzolo, in Trentino, dove si trova per la festa della Lega, ribadisce la sua posizione e quella del Viminale, «È finita un'epoca» dice «Noi la nostra parte l'abbiamo fatta con i giovani, gli europei dimostrino il loro grande cuore facendo arrivare un bell'aereo dalle loro capitali». E sempre all'Europa dice: «Basta con le tante parole e i pochi risultati. L'Unione europea si era impegnata a prendere 35mila immigrati: si sono fermati a 12mila. Se la serietà è questa, non ci si può stupire che noi abbiamo deciso la linea ferma. Con le Ong ci siamo riusciti, ora dobbiamo costringere l'Ue a farsi carico di ciò che le spetta».
Ascolta l'intervista di Adriano Scianca:
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