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PD e M5S trovano la quadra per la legge elettorale anti Salvini


Secondo molti costituzionalisti la legge elettorale dovrebbe prescindere dai sondaggi e basarsi sui sistemi capaci di garantire stabilità e durata ai governi. Basarsi, quindi, su sistemi elettorali già vigenti e funzionanti, come ce ne sono molti in giro per il mondo o come quelli regionali e provinciali che garantiscono, quasi sempre, lo svolgimento dell'intero mandato elettorale. Ma tant'è, siamo in Italia e l'unica cosa che conta, qui, è il tornaconto politico; ergo favorire la rielezione a chi ha la maggioranza o creare il maggior numero di problemi all'avversario, nel caso in cui la vittoria della propria fazione politica non rientri tra le varie opzioni possibili. Salvo poi scoprire, il giorno dopo delle elezioni, che i conti non tornano mai. O quasi mai, come s'è visto col Rosatellun che ha comunque permesso di far tornare al governo il Partito Democratico nonostante la sonora batosta delle urne.

Sulla scorta di queste premesse il governo Conte bis, per intenderci PD, M5S e Italia Viva (Leu per il momento è contraria ma lascia il tempo che trova) - sembrano aver trovato la quadra col "Brescellum", il cosiddetto 'sistema alla tedesca' (che di tedesco ha ben poco, è più 'un'italianata'), ideato, pensato e strutturato per ingabbiare Salvini, a ridimensionare la vittoria della destra alle prossime elezioni elettorali. E, ovviamente, per limitare i danni dalla sconfitta elettorale. 

Il testo presentato dal presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, il grillino Giuseppe Brescia, prevede un sistema proporzionale con sbarramento nazionale al 5% ed il cosiddetto "diritto di tribuna" (non ancora quantificato), una rappresentanza per i più piccoli che non superano lo sbarramento. L'asse di ferro venutosi a creare tra il Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle vede anche l'appoggio (torto collo) di Italia Viva che, in questo modo, riesce a scongiurare il sistema spagnolo che prevedeva circoscrizioni piccole con soglie di sbarramento molto alte, si parla anche dell’8%, impossibile da raggiungere anche per il partito di Matteo Renzi e per LEU di Bersani, D’Alema e Speranza).

Con il finto "tedeschellum", insomma, il vero scopo è sconfiggere il Carroccio e dividere il centrodestra in quanto, con questa legge, i partiti si dovranno presentare alle elezioni per conto loro (e non in coalizione), salvo poi fare gli accordi in Parlamento per formare il governo (un pò come si faceva nella Prima Repubblica). Lo sbarramento al 5%, poi, permette di neutralizzare le forze a sinistra del PD e quelle che potrebbero nascere dalle varie scissioni in seno al M5S. Inoltre si metterebbero in serie difficoltà Italia Viva e Forza Italia perchè potrebbero non superare lo sbarramento: un ulteriore regalo a Zingaretti e Di Maio. La Lega e Fratelli d'Italia, dal canto loro, non stanno con le mani in mano e preparano le contraeree. Le due forze politiche stanno concentrando le loro forze per far cadere il governo giallorosso ed andare ad elezioni anticipate (si parla di una trentina di deputati grillini pronti a lasciare il Movimento e la maggioranza). Questa ipotesi permetterebbe di evitare il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari che si terrà in primavera e servirebbe a Salvini e Meloni come "incentivo" per convincere i parlamentari ad accettare lo scioglimento anticipato della legislatura in cambio di un maggior numero di seggi (945 e non 600) e quindi più chances per essere rieletti. Con le elezioni anticipate, si scongiurerebbe anche il referendum abrogativo di Calderoli che, in caso di ammissibilità e nell'ipotesi riuscisse a passare, introdurre un sistema elettorale iper-maggioritario "all'inglese" e cioè un maggioritario puro dove chi vince prende tutto e gli altri vanno a casa: una mannaia da scongiurare per chi si presenta nelle liste che non godono di un forte consenso elettorale.

Insomma, più che proiettati verso la Terza Repubblica, l'Italia sembra tornare alla Prima Repubblica del secolo scorso dove, più che il volere degli italiani ed i programmi elettorali, contano i partiti e le loro Segreterie perchè autorizzati da una legge dello Stato a portare avanti giochi di palazzo ed interessi di parte. Del resto il Rosatellum ne è stata una "splendida" anticipazione.

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