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Gli inglesi festeggiano la Brexit


La Gran Bretagna saluta l’Unione europea e si chiude una pagina di storia durata quasi mezzo secolo. Un divorzio che sancisce la fine di un matrimonio d'interesse tra Londra e Bruxelles

La Brexit diventa quindi realtà: i parlamentari inglesi lasciano definitivamente il Parlamento Europeo, nella capitale si ammaina la bandiera blu a stelle gialle ed un popolo, da sempre euroscettico, si riversa nelle piazze per gioire. 

Il tutto avviene allo scoccare della mezzanotte, ora italiana, del 1° febbraio, al termine di un countdown proiettato sulla facciata di Downing Street che ufficializza l'addio. Migliaia di cittadini inglesi festeggiano e cantano l'inno nazionale. Un momento storico che decreta la vittoria della democrazia e della volontà di un popolo.

Il discorso di addio pronunciato a Bruxelles dal politico britannico Nigel Farage ha evidenziato il motivo principale del "divorzio": «l'idea iniziale di mercato comune per Paesi differenti ha assunto, nel tempo, una connotazione politica, imponendo una bandiera, un inno e un presidente a chi ne aveva già di propri e non aveva nessuna intenzione di adottarne altri». Farage ha anche detto, nelle battue finali del suo discorso, che gli inglesi «adorano l'Europa ma detestano l'Unione Europea».

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