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In Nigeria è strage di Cristiani, ma nessuno ne parla

E' in atto un'emergenza umanitaria di cui nessuno si cura.


In Nigeria, ormai a cadenza regolare - mediamente ogni 10 giorni/due settimane - vengono attaccati interi villaggi cristiani e gli abitanti, innocenti di qualsiasi età, vengono perseguitati, rapiti, torturati e uccisi a causa della loro fede da gruppi terroristi islamici. E questo nel silenzio generale di tutti.

Non parliamo di casi sporadici o di azioni isolate di qualche squilibrato  ma di una vera e propria pulizia etnica e religiosa ai danni del 47% della popolazione cristiana. L’organizzazione Open Doors, nel suo report annuale sulla persecuzione dei cristiani nel mondo “World Watch List 2019”, ha dichiarato che la percentuale di violenza contro i cristiani e la Chiesa in Nigeria raggiunge il 99.9%. Un rapporto del Fondo per gli aiuti umanitari (Hart) con sede nel Regno Unito, ha riferito che, in questi primi mesi, oltre 1.000 cittadini cristiani sono stati già uccisi in Nigeria, in seguito agli attacchi di gruppi islamici radicali come quelli di Boko Haram e Fulani. Mentre sono almeno 30mila i civili uccisi e 30 milioni gli sfollati dall’inizio dell’offensiva jihadista nel 2009. 

Il governo sembra inerme davanti al terrorismo islamico ed il presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, musulmano, non sembra faccia abbastanza per contrastare il jihadismo nel Paese. Il timore di molte organizzazioni umanitarie è che nel paese sia in atto una persecuzione e che la situazione possa sfuggire definitivamente di manoL`aggressione alle minoranze cristiane nel mondo è una terribile reale del nostro tempo che reclama risposte forti ed immediate.

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