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Riportiamo Chico Forti in Italia. Ma soprattutto che sia libero


Ormai è un coro unanime: politica, media, mondo dello spettacolo, tutti chiedono al governo di fare qualcosa e presto per far tornare Chico Forti un uomo libero e, se non è possibile, di riportarlo in Italia, anche come detenuto dandogli la possibilità di scontare qui la sua pena.

La pressione sul premier Conte ed il ministro degli esteri Di Maio sta diventando sempre più forte e gli si chiede di attivarsi diplomaticamente per ottenere una revisione del processo e condizioni più umane in carcere e, meglio ancora, la grazia dal governatore della Florida. 

Da 20 anni il nostro Enrico Forti, conosciuto anche come ‘Chico’, sta scontando l’ergastolo in un carcere di massima sicurezza della Florida, accusato dell'omicidio di Dale Pike, il figlio di un ricco faccendiere che sarebbe stato al tempo in affari con Forti per l’acquisto di una struttura alberghiera ad Ibiza. Chico, però, s'è sempre dichiarato innocente e vittima di una macchinazione che potrebbe addirittura collegare questo omicidio a quello ancora più misterioso di Gianni Versace.

Fratelli d’Italia, tra i partiti maggiormente mobilitati al fianco dell'imprenditore trentino, ha chiesto a tutte le forze politiche del Parlamento di lavorare insieme per spingere il Governo ad attivarsi per far rientrare Chico Forti in Italia e sollecitare gli Stati Uniti a concedere un provvedimento di clemenza. «Chico - scrive Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook - sta scontando da vent'anni una condanna alla reclusione a vita senza possibilità di alcuna riduzione di pena e ha sempre lottato per dimostrare che è stato vittima di un grave errore giudiziario. Gli elementi emersi da diversi anni su palesi irregolarità nelle indagini e nel processo lo fanno seriamente ritenere. Chico ha sempre mostrato una straordinaria forza d'animo, riuscendo a infondere sempre coraggio e fiducia ai suoi famigliari e ai suoi numerosissimi amici e sostenitori, e ha sempre dimostrato il suo profondo amore per l’Italia. Lo vogliamo di nuovo tra noi».

Ed è quello che ci auguriamo tutti. Come nazione e come suoi connazionali non possiamo che schierarci al suo fianco e non solo per un senso di appartenenza e vicinanza ma perchè le anomalie emerse in tutta questa vicenda sono veramente troppe, perchè non si da una condanna di "fine pena mai" senza un movente e delle prove certe, perchè la dignità ed il coraggio di quest'uomo sono fuori dal comune. E perchè in cuor nostro, diciamocelo, siamo tutti convinti che Chico abbia subito un'enorme ingiustizia che ha prodotto un processo non equo ed una condanna all'ergastolo tutt'altro che incontrovertibile. Adesso sta al Governo fare la sua parte e tutelare un cittadino italiano all'estero.  #ChicoFortiFree

AC, La Voce del Patriota 15 luglio 2020 (leggi la fonte)

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