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Il rider derubato a Napoli è un 50enne disoccupato. Al peggio non c'è mai fine.

E' un cinquantenne disoccupato il rider rapinato a Napoli due giorni fa. Gianni, questo è il suo nome, ha fronteggiato i 6 malviventi per difendere lo scooter della figlia, con il quale effettuava le consegne per guadagnare qualcosa e reagire alla perdita del lavoro.

La rapina ed il brutale pestaggio non hanno fermato Gianni che, dopo aver denunciato il fatto alla Polizia, s'è fatto prestare un'automobile ed ha ripreso a fare le sue consegne. Una storia toccante per la sua crudeltà e per la crudezza: in sei contro uno per rubare uno scooter usato, ad un padre di famiglia, che lo usa per portare a casa qualche soldo, è qualcosa che non ti aspetti e che non vorresti sentire mai. Per una volta però c'è stato il lieto fine e la cattiveria della strada non ha avuto la meglio; i ladri sono stati tutti individuati e fermati, il motorino è stato restituito intatto a Gianni che gli è stato anche offerto il lavoro che voleva tornare a fare. Evviva!!!

Un bell'esempio di resilienza, dignità e voglia di reagire ad un contesto negativo che spesso spinge in direzioni che nulla hanno a che fare con la legalità e il riscatto sociale. Una storia da enfatizzare perchè non né capitano tante come queste: volersi rimettersi in piedi e voler tornare ad essere "quello di prima" (nonostante tutto e tutti) è sempre un esempio positivo e, quando succede, è nostro dovere esaltarlo. Guarda il video


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