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Gesto esemplare di un giovane Carabiniere donna: salva una madre di 3 figli dal suicidio

Sono le 8 di mattina di domenica 3 ottobre, a Perarolo di Cadore (in provincia di Belluno), quando arriva una telefonata, al 112 dei Carabinieri, per una donna che minaccia di buttarsi giù dal ponte. Scatta l'allarme. Sul posto, la prima pattuglia ad arrivare è quella della stazione di San Vito di Cadore, con a bordo un carabiniere esperto ed un giovane carabiniere donna, Martina Pigliapoco, che scopriremo diventerà l'eroina di questa storia. I due militari raggiungono il ponte tibetano e la donna, che già aveva scavalcato la protezione laterale ed era in bilico su uno dei tiranti esterni, minacciava di buttarsi giù, nel canalone di 80 metri. La giovane carabiniere  - forse per istinto - prende in mano la situazione, si avvicina alla donna ed inizia a parlarle con l'intento di allacciare un rapporto di fiducia e di convincerla a desistere e a tornare dalla sua famiglia. 

La donna, originaria di Trevigiano, aveva tutte le intenzioni di suicidarsi, tanto da non permettere a nessuno di avvicinarsi. L'unica che è riuscita a farsi accettare è stata Martina, la giovane carabiniera. Dopo 4 ore di colloquio finalmente il lieto fine: la donna, madre di tre figli, è rientrata nel ponte e, insieme alla carabiniera, si è messa al sicuro. Grazie ad una giovane donna in divisa, Martina Pigliapoco, ed alla forza del dialogo, una mamma continua a vivere per i suoi figli e tre figli hanno ancora una madre che pensa a loro. Una bella storia che riempie il cuore di gioia. 

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