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#Chicosonoio, la nuova campagna di mobilitazione per riportare Chico Forti in Italia.

Sono veramente tante, soprattutto in questo anno trascorso, le volte in cui abbiamo sperato (ed annunciato) che Chico Forti potesse finalmente rientrare in Italia, nella sua Trento e da mamma Maria che lo aspetta da oltre 20 anni. Lo abbiamo fatto, me compreso, soprattutto da quando il Governatore della Floria accettò la richiesta di trasferimento in un carcere italiano, sulla base di quanto stabilito dalla Convenzione di Strasburgo del 1983.

Lo aspettiamo almeno dall'annuncio del ministro Di Maio, dello scorso dicembre, dove veniva dato il suo rientro per imminente, si ipotizzavano addirittura poche settimane. Poi lo aspettavamo il 14 febbraio per il compleanno della mamma, l'abbiamo aspettato per Pasqua, per maggio ed in fine per settembre. E invece niente, da quella lontana vittoria degli avvocati e della diplomazia italiana, la giustizia americana ha trovato sempre un motivo per far slittare il trasferimento a data da destinarsi. Tant'è che ancora oggi, dopo un anno, Chico è ancora detenuto in un penitenziario degli Stati Uniti e non c'è dato sapere se e quando potrà fare rientro.

E quando al tempo dei social la speranza si affievolisce, scatta inevitabilmente la mobilitazione sul web. I sostenitori di Chico, stanchi dei continui rinvii a tempo indeterminato, hanno fatto partire una grande campagna comunicativa intitolata «Chico Forti sono io», al fine di tenere alta l'attenzione e sensibilizzare l'opinione pubblica. 

L'adesione è stata da subito molto alta e sono già tanti i comuni, le aziende ed i singoli cittadini che hanno aderito (grazie alla pagina https://www.chicosonoio.it/index.php/services/ dove è possibile scaricare i download) facendo apparire su molte città, da nord a sud, grandi cartelloni e striscioni col motto «Chico Forti sono io». Tutti quelli che decidono di aderire – spiegano i promotori in un comunicato stampa  – «sorprenderanno con la loro generosità tutta l'Italia. I profili social saranno inondati dalle immagini del motto e con l'hashtag #chicosonoio».

I sostenitori di Chico hanno attivato anche i siti internet www.chicosonoio.it e www.chicoforti.com per tenerci aggiornati sulle eventuali iniziative da intraprendere in caso continuino gli stalli ed i rinvii. Anche noi ovviamente ci siamo iscritti e teniamo sotto controllo la vicenda, sperando di darvi quanto prima la bella notizia.

AC, Civonline.it 29 novembre 2021 (leggi la fonte


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