

Finalmente (e per un caso del tutto fortuito) ci siamo accorti che, essendo la strada più vicina al porto, l’unico modo per risollevare le sorti delle attività commerciali esistenti era semplicemente quello di farvi transitare i crocieristi diretti a Roma in modo che “scoprissero” un’altra zona della città ai più sconosciuta, che offre un volto variopinto di offerte appetibili per i turisti e una boccata di ossigeno per le realtà commerciali esistenti».
E’ quanto dichiara Antonio Cacace presidente dell'associazione Il Popolo della Città e candidato al Consiglio comunale di Civitavecchia per la lista “La Svolta” e per Massimiliano Grasso sindaco in merito all’apertura di Varco Vespucci (Porta Tarquinia) ai croceristi che sbarcano in città.
Quella che doveva essere una soluzione provvisoria, e cioè il transito dei turisti dal varco Vespucci, si è dimostrata invece una soluzione inaspettata per dare vita ad un rilancio di una parte della nostra economia veramente in crisi.
Naturalmente – aggiunge il candidato de “La Svolta” – c’è chi gioisce e chi invece guarda la cosa con occhio non proprio felice, ma visti i numeri registrati in così poco tempo c’è ben da sperare per un futuro migliore per tutti, basta solo mettersi a tavolino e studiare una idea buona che possa portare benefici in diversi punti della città con un minimo di organizzazione. Resta il fatto che bisogna pensare per il futuro, a partire da oggi, di gestire meglio il flusso dei turisti distribuendo equamente le uscite dai due accessi portuali, quello al viale e quello dal varco Vespucci, per una rinascita dell’economia locale.
La collaborazione di tutti ed un piccolo ragionamento – conclude Cacace - a volte rende più di polemiche che nulla risolvono».
0 Commenti