Il sindaco di Amatrice dribbla il pressing di Forza Italia che sta cercando di fargli ritirare la candidatura alla Regione Lazio per far strada a Maurizio Gasparri. Ma da Monterotondo Pirozzi “ringrazia e va avanti”.
E' chiaro dunque, anche dopo oggi, che Pirozzi ha deciso di puntare alla regione, nonostante il fuoco amico di Forza Italia e Fratelli D’Italia. Chi invece non infierisce affatto e punta tutto (anche se non ufficialmente) sul “sindaco del Lazio” - così stanno iniziando a definire Pirozzi da quando ha ufficializzato la sua candidatura - è la Lega Nord di Matteo Salvini, che pian piano sta uscendo allo scoperto, e il Movimento Nazionale per la Sovranità di Gianni Alemanno e Francesco Storace, che invece non ha mai nascosto il sostegno al sindaco. Proprio Storace, che è a Monterotondo per lanciare il suo uomo, Roberto Buonasorte (che sarà candidato con molta probabilità nella lista civica dello “Scarpone”), ha certificato il suo endorsement per Pirozzi: «Il sondaggio reso noto stamane dai giornali vede Sergio Pirozzi da solo, senza l'appoggio dei partiti, già al 20 per cento per la candidatura alla presidenza della regione Lazio. Questa bella e partecipata manifestazione di Monterotondo e la fermezza nel discorso del sindaco di Amatrice parlano chiaro a tutti e se prevale la ragionevolezza il nuovo governatore non c'è più bisogno di cercarlo: c'è già e si chiama Sergio Pirozzi. E dal 4 marzo alla regione Lazio sarà un uomo del popolo a governare».
In tutto questo, comunque, il nome di Maurizio Gasparri resta in gioco, i partiti di centrodestra non sciolgono la riserva su Sergio Pirozzi e non rinunciano all’idea di scegliere un proprio candidato in nome della "vecchia" logica di spartizione tra partiti. E chissà, a questo punto, se sceglieranno di farla questa campagna elettorale visto che ormai mancano solo 3 mesi alle elezioni e gli altri candidati alla presidenza sono già in corsa da parecchio ma parecchio tempo.
Antonio Cacace
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