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All'Eurovision anche una canzone che ridicolizza l'Italia

"Espresso Macchiato" è un brano pieno di stereotipi e offese: l'Italia chieda l’esclusione.

foto: radiocity.it
foto: radiocity.it


L’Eurovision Song Contest dovrebbe essere una celebrazione della musica e della cultura, un evento che unisce i popoli nel rispetto reciproco. Eppure, quest’anno, il rappresentante dell’Estonia ha deciso di trasformarlo in una vetrina per l’insulto e la banalizzazione della cultura italiana con la sua canzone "Espresso Macchiato". Un brano che, dietro una melodia accattivante, nasconde un testo carico di stereotipi triti e ritriti sull’Italia e sugli italiani, dipingendoci come un popolo di mafiosi e di gente pigra e nullafacente.

Nel 2025 non è accettabile che si possa ancora assistere a questo genere di rappresentazione denigratoria di un’intera nazione su un palco internazionale. Questa canzone non ha solo un titolo che banalizza l'Italia riducendola a un'immagine superficiale e stereotipata, ma il testo stesso è una collezione di accostamenti offensivi e riduttivi: "spaghetti e mafia", "caffè e dolce far niente", "parlare tanto e fare poco". Frasi che lasciano interdetti, non per la loro presunta ironia, ma per il modo con cui vengono proposte, quasi a voler additare un popolo intero.

Cosa accadrebbe se una canzone si permettesse di ridicolizzare altre nazioni con stereotipi altrettanto negativi? È lecito sminuire un popolo con accostamenti caricaturali solo per farsi un pò di pubblicità? Questo non è umorismo e neanche ironia, la ritengo un’offesa gratuita che non si può lasciar correre.

L’Eurovision è seguito da milioni di persone in tutto il mondo. Ogni brano è una rappresentazione della cultura e dell’identità di un Paese e la sua diffusione ha un impatto culturale non trascurabile. Permettere che Espresso Macchiato venga trasmessa e votata significa alimentare quei pregiudizi che gli italiani, da decenni, cercano di combattere. E' un evento che dovrebbe promuovere l’inclusione e il rispetto, non può diventare una piattaforma per lanciare vecchi stereotipi che danneggiano la nostra immagine nel mondo.

Se negli ultimi anni brani con contenuti sessisti o discriminatori sono stati esclusi dalla competizione, credo che sia giusto chiedere di intervenire su questa canzone che insulta un’intera nazione. Il rispetto non può essere a senso unico.

Sarebbe un errore, a mio avviso, far finta di niente e lasciar passare questa provocazione. Le istituzioni italiane, così come la delegazione che rappresenta il nostro Paese all’Eurovision, dovrebbero prendere una posizione e chiedere l’esclusione del brano dalla competizione.

Non si tratta di censura ma di rispetto. Se l’Eurovision vuole davvero promuovere l’unità tra i popoli, non può permettere che uno di essi venga pubblicamente ridicolizzato. Credo sia giusto chiedere  all’EBU (European Broadcasting Union) di intervenire e di prendere provvedimenti, per evitare che il palco dell’Eurovision diventi la cassa di risonanza per questo genere di contenuti.

L’Italia è una nazione di lavoratori, di creativi, di innovatori. Il nostro caffè, la nostra cucina, il nostro stile di vivere sono patrimonio culturale, non elementi per una caricatura da quattro soldi. Se il cantante estone si fosse minimamente informato, avrebbe scoperto perchè l’Italia piace nel mondo e cosa rappresenta.

Forse, prima di scrivere testi così banali, sarebbe stato più utile un viaggio nella nostra terra, per vedere con i propri occhi la passione, la dedizione e l’impegno degli italiani. Fino ad allora, per quanto mi riguarda, "Espresso Macchiato" rimane un insulto che non merita di essere ascoltato. E sicuramente, non merita il palcoscenico internazionale dell’Eurovision.


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